B&B, l’ipotesi Continental ancora in piedi per Jérôme Pineau: “Non si sa mai”
Tutto finito… oppure no. Jerome Pineau non si è ancora del tutto arreso e spera di poter riuscire a mettere in piedi quantomeno una formazione continental visto che la scadenza per riuscirci è più tardiva rispetto ad un team professional (la cui ultima data utile, grazie ai rinvii speciali concessi dall’UCI era questo lunedì). Se ieri sembrava che ormai ogni speranza fosse definitamente persa, come annunciava Le Télégramme, lo stesso quotidiano transalpino successivamente apriva a questa possibilità, parlando apertamente di “miracolo” necessario. Un lumicino di speranza dunque che sarebbe importante per evitare che tante persone, tra corridori e staff, si ritrovino inevitabilmente a piedi visto che ormai siamo a dicembre e trovare una nuova collocazione in questo momento sarebbe tutt’altro che semplice.
“Ho annunciato ai corridori che il progetto professional non ci sarà, ormai è sicuro – spiega Pineau a Ouest-France – Ma non ho mai detto che era finita. Personalmente, finché le autorità non mi dicono che è finita, finché c’è speranza mi batterò. Non è impossibile che una persona sensibile alla nostra storia ci aiuti. Potrebbe arrivare una buona notizia nei prossimi giorni. Quindi, sì, per il momento ci fermiamo, ma non si sa mai. Potrebbe arrivare una telefonata. Ovviamente, coloro che vogliono partire partano, non trattengo nessuno. Poi, se ci sarà un miracolo, li richiamerò”.
Tra quelli che partiranno sicuramente Pierre Rolland. L’esperto corridore transalpino, pur spiegando di non aver intenzione di far parte del nuovo corso del team a livello continental, si augura chiaramente che questo possa comunque realizzarsi per aiutare molti suoi attuali compagni: “Mi auguro con tutto il cuore che la squadra possa ripartire a livello continental, con una decina di corridori, magari i giovani, visto che questo è l’obiettivo di questa divisione, in modo che possano tenere un piede nel professionismo. Per quanto mi riguarda, la mia carriera l’ho fatta, non è per me che le cose sono più difficili. Il problema ce l’hanno soprattutto i giovani, lo staff, i meccanici […] Continuerò a sostenere questo progetto anche se non ne farò chiaramente parte. Darò il mio sostegno morale, magari provando ad aiutare a sbloccare qualcosa con le mie conoscenze, ma ripartire dal livello continental non fa per me. È per i giovani e non voglio chiudere la carriera così”.
Per lui la possibilità ancora aperta di trovare una squadra a livello Professional, forse tornando alla TotalEnergies in cui ha vissuto gran parte della sua carriera. Ma in ogni caso non c’è astio verso il suo ormai ex team manager: “Sono deluso e triste, ma so che Jerome e la B&B Hotels non volevano certo arrivare a questo. C’è stato un problema ad un certo punto e sicuramente penso Jerome ne parlerà prima o poi, ma penso si sia fatto fregare. È possibile che gli siano stati venduti dei sogni, ma non voleva certo arrivare a questo”.
Ovviamente, non è questo lo stato d’animo di tutti i corridori. E in particolare sono le donne ad aver subito maggiormente il colpo nella modalità con cui è arrivata la notizia. Una ciclista che ha preferito rimanere anonima ha infatti commentato la questione con grande amarezza: “Lunedì ci è stato detto che era fatta, che presto avremmo firmato i contratti, mentre martedì ci è stato fatto sapere che era tutto finito… E non lo abbiamo neanche saputo da Jérôme! Per me è finita, ora passo ad altro…”
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